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Cos’è la mordenzatura e come utilizzare i coloranti naturali

Cos’è la mordenzatura e come utilizzare i coloranti naturali

Se parliamo di zafferano, rosmarino e curcuma penserai immediatamente che il contenuto di questo articolo sia a tema culinario. E invece no! Ci aggiungiamo allora anche l’henné prima di svelarti che stiamo parlando delle principali basi usate per tingere i tessuti in maniera naturale. Ebbene sì il settore tessile, e in particolare la colorazione e le sfumature, hanno una storia che è lunghissima. E vista la sempre più insistente necessità di abbracciare il tema della sostenibilità è stato necessario esplorare nuovi aspetti, nuovi messi per poter sostenere le tinture naturali.

Grazie alle polveri, ma anche agli estratti di molte piante ed erbe aromatiche è possibile far prevalere un colore in base al tipo di tessuto che abbiamo di fronte a noi. Va detto però che le tinture naturali sono ideali se usate solo su tessuti come cotone, canapa, lino e lana. Ecco perché sono rare le realtà commerciali e industriali che si affidano a questo tipo di produzione. Di seguito parleremo di tinture naturali per i tessuti e in particolare di mordenzatura.

Mordenzatura: di che cosa si tratta?

Abbiamo appena detto che i coloranti naturali si usano su materiali che sono a loro volta naturali al 100%. Non sono quindi adatti sui sintetici. Ma prima di iniziare a usare la tintura è necessario preparare al meglio il materiale usato. Ed è qui che assistiamo al processo di mordenzatura, che permette a un tessuto o fibra di legarsi al meglio con i coloranti naturali. Per svolgerla si usano mordenti che servono proprio per fissare il colore. Per dirla in modo più semplice consiste nell’immersione del tessuto attraverso una serie di passaggi. I mordenti vengono sciolti in acqua, proprio dove sono immersi i tessuti per un tempo preciso, al termine del quale si procede con la rimozione, il risciacquo e il successivo bagno nella tintura.

Ma in che modo si calcola il mordente? Ovviamente grazie alla percentuale del peso di una fibra o tessuto. Se per esempio ti trovi di fronte a seta o lana si usa l’allume di potassio, con quantità al 25%. Nel caso di lino o cotone invece si usa allume di potassio e carbonato di sodio, rispettivamente al 20% e 10%.

 

Sostenibilità e sicurezza con i colori naturali

È doveroso precisare che oltre a rispettare l’ambiente con una scelta che è totalmente sostenibile, è anche importante garantire la sicurezza di chiunque svolga la mordenzatura. Il processo deve sempre essere effettuato con una maschera antipolvere, un grembiule e dei guanti con protezione termica. Inoltre questo tipo di lavorazione dovrà essere svolta tenendosi a doverosa distanza da animali e bambini, soprattutto perché si utilizzano liquidi caldi. Parte della lavorazione infatti prevede di utilizzare una quantità di acqua di almeno un bicchiere per poi portarla a ebollizione prima di unirla nel recipiente dove si vuole sciogliere il mordente.

Che tipo di utensili servono e come si procede

La lavorazione prevede l’utilizzo di pentole in acciaio, termometro da cucina, una bilancia, delle piastre da cucina, un cucchiaio e una bacinella. Quando l’acqua avrà raggiunto la temperatura ambiente si può aggiungere l’allume di potassio disciolto dove bagnare poi i tessuti da mordenzare, facendo attenzione per rimuovere l’acqua che è in eccesso. L’acqua che resta dovrà essere portata a 80° e dovrà mantenere quella temperatura per un’ora. Il contenuto sarà poi rimosso dalla pentola solo una volta che si sarà freddato. A quel punto basterà risciacquare e strizzare i tessuti per procedere con la tintura.

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