Può l’uso della cannabis aiutare a smettere di fumarla?
In molti casi l’assunzione di cannabis deriva da un rapporto erroneo con se stessi. La ricerca dello sballo e di sensazioni aliene, in molti casi determina l’entrata in un percorso che può essere difficile da superare. A differenza di altre sostanze la cannabis tende a fare molti meno danni, ma fumarla influenza negativamente la qualità della vita.
Non tutti i rapporti con la cannabis sono identici, perché in realtà non tutta le varietà sono uguali. Anche come riportato qui ad essere dominante per l’opinione pubblica è il principio attivo più famoso, cioè il tetraidrocannabinolo noto anche come THC.
Perché di utilizza la cannabis con il CBD
Scegliere di analizzare il proprio percorso e scoprire qual è il motivo che ci spinge verso il consumo della cannabis, in particolare superata la fase adolescenziale è estremamente importante se si vuol capire come modificare la direzione della propria vita.
In molti consumano cannabis da tempo, non tanto per l’effetto dello sballo, che anzi risulta essere fastidioso, ma perché è rilassante e soprattutto a fine giornata corrisponde in un momento di stacco.
In questi casi è possibile sostituire direttamente al consumo di quella per così dire “tradizionale” l’uso di cannabis priva di THC nota anche come light, Anche se questa denominazione è assolutamente approssimativa e descrive molto male le caratteristiche.
Si tratta in realtà di piante in cui tramite una complessa selezione e ibridazione è stata abbattuta in maniera drastica la presenza di concentrazione di THC, preferendo puntare maggiormente su una molecola del gruppo dei cannabinoidi, che fino a qualche anno fa, a causa delle difficoltà di studi a livello clinico e accademico era poco nota, il CBD.
La coltivazione della canapa, indica e sativa, fa parte della crescita della civiltà umana sin da epoche preistoriche, perché si tratta di una pianta in grado di svolgere differenti funzioni.
A esempio si utilizzava per la produzione di fibra tessile e cordame, ma non solo, perché le sementi sono commestibili e molto proteiche e come ben noto i fiori, che sono stati spesso correlati nel mondo moderno allo sballo, in quello preistorico e le società sciamaniche erano noti per i loro effetti psicotropi, visti come funzioni mistiche.
La scienza ha dimostrato che in realtà si tratta semplicemente di stimolazione della produzione di determinati gruppi di endorfine, ma è stata però altrettanto capace di identificare una molecola minore, il CBD e di farla crescere per quantità e concentrazione.
Il cannabidiolo è studiato per via delle sue proprietà, che sono innegabilmente interessanti. Si tratta di un forte miorilassante, in grado di produrre anche effetti secondari come per esempio un miglioramento del focus e della concentrazione, il calo dell’ansia e dei livelli di accumulo dello stress.
Smettere di fumare con l’olio di CBD
In molti, come già detto, impiegano la cannabis come soluzione ai problemi di stress e di ansia oppure addirittura per dormire, solo che questo non fa bene alla salute.
L’olio, che viene estratto con un processo di premitura a freddo, si assume facilmente in gocce, oppure disciolto in tisane e bevande calde e può essere facilmente concentrato per garantire la corretta titolatura.
Questo si fa utilizzando un metodo di distillazione frazionata, che si utilizza per tanti altri oli essenziali, senza l’uso del vettore alcolico. Viste le concentrazioni di principio attivo fissate e controllate a livello analitico in laboratorio, si può avere la certezza dei dosaggi utili.
A differenza del consumo casuale di cannabis, un percorso a scalare è fattibile anche senza supervisione. Basta verificare quanto è il dosaggio di CBD che produce i vantaggi che si desiderano e sostituirlo all’uso solito.
Da un lato, però, occorre un po’ di impegno, perché a volte il vizio del fumo è più legato al gesto che all’effetto. Tuttavia le proprietà rilassanti dell’olio riducono il nervosismo correlato e fanno rapidamente scendere il bisogno di fumare. Funziona anche con il tabacco.
Quali sono i vantaggi delle gocce di CBD
Per convincersi della necessità di passare dal fumo di cannabis alle gocce di estratto oleoso ad alta purezza, conviene prima riflettere sui vantaggi che si hanno, semplicemente cambiando il tipo di prodotto.
L’olio di CBD interviene sul nostro sistema endocannabinoide, che a sua volta attiva neurotrasmettitori importanti come la serotonina e la dopamina, che sono correlati non soltanto per sensazioni piacevoli ma anche con il relax e gli stati di riposo.
In molti casi la vita moderna impedisce di avere i corretti livelli di serotonina, per vari motivi, che vanno dall’interazione con sorgenti di luce blu e raggi ultravioletti, che influiscono negativamente sulla qualità del sonno indispensabile per la sua produzione allo stress e occorre quindi compensare.
Se si fa uso di cannabis per rilassarsi, quindi, è facile smettere di fumarla, se si trova un sostituto valido che si può tranquillamente assumere in gocce oppure addirittura sotto forma di tisana privo di effetti collaterali e soprattutto con concentrazioni che vengono controllate alla sorgente.
Oltre a essere legale e quindi a permettere di smettere di dover passare attraverso linee di approvvigionamento discutibili con igiene e qualità di prodotto molto scarse e varie altre problematiche legate alla malavita, il CBD in gocce è anche più efficace.
La coltivazione di cannabis da cannabidiolo, infatti, in Italia è legale. se si mantengono i giusti gradi di concentrazione, tracciabile maniera strumentale, degli altri principi attivi, in particolare la soglia massima dello 0,2% di THC, evitando di scegliere di rivolgersi a produttori casuali.
I vantaggi del CBD superano le controindicazioni
Non si può trascurare come la quantità di effetti positivi nell’uso dell’olio superi di gran lunga quelli eventualmente considerabili come negativi, per esempio l’incremento dell’appetito o certi stati di sonnolenza, correlati alla rilassamento muscolare.
Il CBD viene comunemente utilizzato nel trattamento di soggetti ansiosi, proni ad attacchi di panico e persino nel caso di stati di stress post traumatico. È stato dimostrato come l’incremento della produzione di dopamina e di serotonina blocchi alla radice la formazione degli stati nervosi che sono la causa principale del panico anche in soggetti difficilmente trattabili.
Sono stati rilevati moltissimi casi in cui l’utilizzo di olio di CBD in quantità fissate ha ridotto irritazioni nervosi del tratto digerente, dolori posturali, difficoltà di concentrazione legate ad agitazione e ansia e un generale miglioramento della qualità e quantità del sonno continuativo notturno, senza modifiche in peggio dei livelli di attenzione e concentrazione diurna e sul posto di lavoro.
Dove si acquista il CBD in Italia
Acquistare CBD e prodotti derivati in Italia è legale e fattibile sia negli shop e nei punti vendita specializzati che si stanno progressivamente diffondendo sul territorio che su portali affermati come Justbob.it, attivo da molti anni in questo settore.
Il sito garantisce una filiera di alta qualità, canapai e laboratori professionali certificati per l’estrazione a freddo del CBD e la sua titolatura. Inoltre, prodotti selezionati e concentrazioni residuali di THC sotto stretto controllo, per garantire a chi vuole abbandonare l’uso della cannabis di poterlo fare, scegliendo di tenersi tutti vantaggi che questa indubbiamente offre.